I vaccini contro la meningite batterica sono sostanzialmente tre:
- Il vaccino contro l’emofilo, che rientra tra i vaccini raccomandati dal Ministero della Salute e viene somministrato dai servizi sanitari pubblici ormai dal 1995.
- Il vaccino contro lo pneumococco, che protegge contro 7 dei sierotipi che sono responsabili di infezione nell’uomo e il cui utilizzo potrebbe essere raccomandato oltre che per i soggetti con alcune specifiche patologie, anche per i bambini introdotti all’asilo nido o altre collettività e progressivamente a tutti i bambini. Per i bambini più grandi e per gli adulti esiste anche il vaccino polisaccaridico 23-valente efficace per la prevenzione della meningite e delle forme respiratorie nei soggetti di età superiore ai 24 mesi.
- Il vaccino contro il meningococco C. Nel nostro Paese, infatti, come in tutta l’Europa, il meningococco rappresenta la più importante causa di meningite nei bambini. I meningococchi sono principalmente due, chiamati B e C. per il B non esiste al momento vaccino. Per la prevenzione della meningite da meningococco esistono due vaccini: un “vecchio” vaccino detto “polisaccaridico” e il nuovo vaccino detto “coniugato”. I “vecchi” vaccini “polisaccaridici” proteggono contro 4 sierogruppi di meningococco: A, C, Y e W135. Questi, però, non sono efficaci nei bambini piccoli e vengono pertanto utilizzati per lo più per i militari e per coloro che si recano nei Paesi dove sono presenti i sierogruppi A, Y e W135. Inoltre, non forniscono una protezione duratura, poiché non stimolano la memoria del sistema immunitario.
Il nuovo vaccino “coniugato” contro il meningococco C è stato prodotto alla fine degli anni 90 sotto esplicita richiesta della Gran Bretagna, dove all’inizio degli anni 90 era stato osservato un notevole aumento dei casi di malattia meningococcica di gruppo C che colpivano soprattutto i bambini da 0 a 5 anni e gli adolescenti dei college dai 15 ai 19 anni. Così, nel novembre del 1999 la Gran Bretagna ha potuto iniziare una campagna di vaccinazione di massa per tutti i bambini, adolescenti e adulti fino ai 24 anni di età. Ancora adesso il vaccino viene somministrato a tutti i nuovi nati.
In seguito, anche altri Paesi hanno attivato Piani Nazionali di vaccinazione, per la protezione dalla malattia da meningococco C, diretti ai gruppi più a rischio, ossia i bambini e gli adolescenti. In Europa i Paesi ad oggi sono stati l’Irlanda, la Spagna, la Francia, i Paesi Bassi; nel mondo ci sono il Canada e l’Australia.
In tutti questi Paesi, il vaccino coniugato contro il meningococco C si è dimostrato ampiamente efficace: la sua efficacia ha raggiunto il 100%.
Inoltre, il vaccino si è mostrato sicuro in tutti i gruppi di età; gli effetti collaterali più comuni sono il gonfiore e il rossore nel sito di iniezione.
Il vaccino coniugato offre una protezione duratura, poiché stimola sia la produzione di anticorpi, sia la memoria del sistema immunitario, così da proteggere a lungo dalla malattia meningococcica.
Il vaccino coniugato contro il meningococco C è adatto a tutte le età, poiché può essere somministrato a tutti i bambini a partire dai 2 mesi, agli adolescenti e agli adulti.
Evidentemente rimane il fatto che ad oggi un bambino non può essere protetto da tutte le meningiti batteriche, ma questo non è un buon motivo per non proteggerlo da una parte sostanziale di esse. I benefici della vaccinazione durano tutta la vita.