Sintomi della meningite

La meningite è una malattia che se non curata adeguatamente può portare a conseguenze molto gravi. È estremamente importante conoscere i sintomi della meningite e non trascurare eventuali segnali di allarme, rivolgendosi immediatamente presso la struttura sanitaria più vicina per effettuare tutti gli accertamenti e gli esami medici necessari.

Che cos’è la meningite: caratteristiche generali

La meningite è una malattia che causa un’infiammazione delle meningi, cioè delle membrane che avvolgono e proteggono il midollo spinale e il cervello. Può essere sia infettiva che non, per esempio quando è causata dall’assunzione di farmaci o come conseguenza di una neoplasia.

La meningite può essere distinta in tre tipologie differenti:

  • virale
  • batterica
  • fungina

La meningite virale o asettica è la forma più comune con la quale questa malattia si presenta nei soggetti che ne vengono colpiti, ed è causata prevalentemente da due agenti patogeni l’enterovirus e l’herpesvirus. In questo caso il decorso della malattia è piuttosto semplice e non provoca conseguenze gravi nei pazienti, che riescono a guarire dopo circa 7-10 giorni di convalescenza.

La meningite batterica invece è una forma particolarmente rara che colpisce di rado, tanto che si contano soltanto pochissimi casi all’anno di contagio. Si tratta però di una forma piuttosto grave di meningite che se non curata adeguatamente può portare fino alla morte del paziente.

Anche la meningite da funghi è una forma grave e complessa della malattia, che si manifesta soprattutto nelle persone con difese immunitarie estremamente basse. Chi viene colpito dalla meningite da funghi o miceti ha bisogno di trattamenti e cure tempestive, altrimenti rischia di andare incontro a conseguenze gravi se non addirittura fatali.

I sintomi della meningite

Sintomi della MeningiteLa forma di meningite più comune in Italia è quella batterica, fortunatamente anche quella meno pericolosa. Comunque si tratta di una malattia che se non curata adeguatamente può causare conseguenze anche gravi, quindi è buona prassi non sottovalutare la presenza di sintomi e segnali di rischio. Spesso sia la meningite batterica che quella virale si presentano con gli stessi sintomi, quindi nel dubbio è importante recarsi immediatamente dal proprio medico per condurre tutti gli accertamenti necessari.

I sintomi più comuni nelle fasi embrionali della meningite sono dolori di testa forti e diffusi o cefalee localizzate, sonnolenza, mancanza di appetito e una sensazione di pesantezza e rigidità della testa e delle gambe. Esistono poi altri sintomi che solitamente compaiono dopo qualche giorno di incubazione, come la febbre, il vomito, la nausea, l’ipersensibilità alla luce e la perdita del colorito naturale della pelle.

Nel caso di neonati colpiti dalla meningite batterica è possibile monitorare alcuni comportamenti riconducibili alla presenza della malattia. Tra questi ci sono la mancanza di appetito, un aumento dell’irascibilità, crisi di pianto continue e prolungate e un leggero aumento del volume della testa. È bene ricordare che i neonati sono dei soggetti a forte rischio di contrarre la meningite batterica, quindi i sintomi della malattia non devono mai essere trascurati, anzi è necessario intervenire prontamente evitando complicazioni anche gravi.

Fattori di rischio della meningite

Esistono alcuni fattori di rischio che possono aumentare sensibilmente la possibilità di contrarre la meningite, come ad esempio l’età. Le fasce della popolazione maggiormente colpite sono i bambini al di sotto dei 5 anni, gli adolescenti e le persone anziane. In entrambi i casi non bisogna mai sottovalutare la comparsa di sintomi che potrebbero far presagire la comparsa della meningite, rivolgendosi prontamente presso il proprio medico di famiglia o la struttura sanitaria più vicina per accertamenti.

Inoltre esistono dei periodi nei quali la meningite colpisce con maggiore frequenza, soprattutto quella di tipo batterico. Il monitoraggio costante del Ministero della Salute ha permesso di evidenziare due fasce di rischio, la fine della primavera e l’inizio dell’inverno. Durante questi periodi è consigliato un controllo attento soprattutto per le persone considerate a rischio.

Altri fattori che possono indicare una certa predisposizione alla meningite sono il tabagismo e il fumo passivo inalato frequentemente, la condivisione di spazi sociali come avviene nelle università, nei centri sociali e nelle caserme e la presenza di altre patologie. Le persone immunodeficienti, con infezioni alle vie respiratorie, HIV, anemia falciforme, malattie polmonari, asplenia funzionale e diabete sono tutte soggetti ad alto rischio di contagio.

Le cause della meningite: agenti batterici

Il Ministero della Salute indica ogni anno gli sviluppi della diffusione della malattia e gli agenti patogeni scoperti come responsabili dei contagi. Nell’ultimo bollettino è stato confermato il collegamento tra il battere Neisseria meningitidis o meningococco e la meningite batterica. In particolare sono stati isolati i sierogruppi A, B, C, Y, W135 e X.

Purtroppo è arrivata anche una brutta notizia, infatti sembra che i meningococchi più aggressivi siano quello B e C, che sono anche quelli maggiormente diffusi sia in Italia che in Europa. La meningite batterica è stata collegata anche alla presenza di altri batteri, come lo Streptococcus pneumoniae o pneumococco e l’Haemophilus influenzae. Entrambi compaiono però più raramente.

Conclusioni

La meningite è una malattia infettiva assolutamente sotto controllo in Italia, con un solo focolaio attivo in Toscana continuamente monitorato. Comunque è buona prassi seguire le indicazioni del Ministero della Salute e della comunità medica e sottoporsi alle campagne di vaccinazione consigliate. Non bisogna mai sottovalutare i sintomi della meningite, specialmente nelle persone che rientrano nelle fasce di rischio come gli anziani, i bambini al di sotto dei 5 anni e le persone con malattie autoimmuni.